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      Sentiamo un po': che grande ostacolo faceva questo, o in che le operazioni necessarie avrebbero incontrato impedimento o ritardo? Il Comando di Piazza stanzia in Palazzo Vecchio; il Prefetto come Deputato sedeva alla Camera: distavano dunque forse trenta passi, e tre scale! Che insinuazioni cavillose, che sofisticherie sono elleno queste? E crede l'Accusa, che il Generale Chigi, personaggio chiaro per valore e per ingegno, si sarebbe prestato docilmente a lasciarsi aggirare come un gaglioffo? Riprenda l'Accusa gli aggiunti di vera e propria, che ce li mette di suo, - e fa ufficio di barbaro, gittando nella bilancia iniqui pesi, - e lasci unicamente la sommossa popolare(176), e veda se fosse venuto tempo di agire (se è vero quello che dice il Decreto del 10 giugno 1850), alloraquando gli agitatori deliberavano, sotto la Loggia dell'Orgagna, imporre un Governo Provvisorio alle Camere, e (se è vero l'altro che referisce il Decreto del 7 gennaio 1851) quando vi si conducevano tumultuanti. Se non presenta carattere di sommossa una turba tumultuante che delibera in pubblico d'imporre un Governo nuovo al Paese, davvero che cosa sia sommossa io non saprei vedere. In quanto alle baionette non messe in asta, le Guardie ce le avevano a mettere; e credo che non le avessero lontane, perchè, se non isbaglio, se le tenevano al fianco. Se anche questo sembra all'Accusa un crimenlese, non ha fare altro ch'estendere la requisitoria, e mettervi dentro anche le Guardie. Sarebbe per avventura anche questa una disassociazione pregna di maligni disegni?


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Apologia della vita politica
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Editore Firenze
1851 pagine 1183

   





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