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      Ecco come si riesce a fuggire dalle rivoluzioni. Veramente, se i Giudici pensano che per me si potesse abbandonare lo ufficio con la medesima comoditā con la quale, giunti gli ozii autunnali, mandasi pel fattore onde ne aspetti col calesse alla Stazione della strada ferrata, e ci conduca in villa a far vendemmia, hanno ragione di appuntarmi per la mia permanenza: ma la cosa non č cosė; e la storia ammaestra come nč anche ai Principi, potenti di danari e di aderenze, sia riuscito talvolta fuggire; sempre poi con pericolo. Il cittadino privato, in cosiffatte fughe, perde o la vita o la fama, e sovente ambedue.
      Pietro Augusto Adami dal Decreto del 10 giugno 1850 venne a ragione scusato della sua permanenza in ufficio per le mie insinuazioni, che lo impressionavano di vedere ridotta a mal partito la casa e famiglia sue per l'enormezze dei faziosi: ora questi timori non partecipava io, e bene altramente gravi per me? Forse si dirā (e cosė mi bisogna procedere, perchč quale vituperosa supposizione ha risparmiato l'Accusa a mio danno?) che senza sentirle simulava io coteste paure per inspirarle in altrui? Or come, anche all'amico, anche all'uomo che conviveva meco? E quantunque io glielo indicassi, non aveva egli senno, non aveva occhi ed orecchi per conoscere se io gli dicessi il vero? Queste insidie noi, la Dio grazia, non siamo usi a concepire nemmeno, e tanta pravitā supererebbe perfino la immaginazione infelice di chi per mestiere maligna su la natura umana; nč il Decreto la suppone nemmeno.


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Apologia della vita politica
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Editore Firenze
1851 pagine 1183

   





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