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      Come sostenere, che all'opposto si trovano prove che ogni violenza escludono? Come la mano le resse scrivere, che alla decadenza del Principe, e alla proclamazione della Repubblica io non mi opposi, tranne che dopo la notizia della disfatta di Novara? Perchè l'Accusa dei testimoni cita quelli, che reputa dannosi, e scarta i favorevoli ricercati dalla Procedura? O a che mira l'Accusa? A qual mai fine tende? Per conto di cui ella lavora? Pel Principe no... dunque per cui? - Io tremo investigare... io raccapriccio indovinare per conto di chi lavora l'Accusa. - Certo questo pervertimento nello ufficio del Custode della Legge svela una infermità profonda nel corpo sociale, conciossiachè i Magistrati oggimai nulla più abbiano ad invidiare ai Sacerdoti di Teute.
      Importa poi intorno alle allegazioni di questa parte dell'Apologia avvertire, che alcune narrano fatti i quali non si possono revocare in dubbio, corrette in qua e in là di qualche inesattezza; altre parlano di dottrine, d'impulsi, e di provvidenze da prendersi. In quanto esse emanano dalla Costituente o dai Circoli, facilmente s'intende che equivalevano ad ordini da eseguirsi senza fiatare, però che venissero appoggiate con le armi da gente accesissima e disposta al mettere a sbaraglio la vita, pure di riconquistare la patria, e le paterne case, e tutto quanto all'uomo è più dolce quaggiù: in quanto si partono poi da altri Giornali, si consideri che se non coartavano direttamente, tanto più comparivano terribili suscitando sospetti, infiammando ire, e spingendo la plebe cieca a disfarsi con qualunque mezzi, e i violenti accettatissimi, del Governo costituito.


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Apologia della vita politica
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Editore Firenze
1851 pagine 1183

   





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