Pagina (437/1183)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Non ha il seguito che credete, no, ma manca l'antica amicizia, e di gran cuore se ne andrebbe. Quel di Lerici è un fatuo; non è nulla; vorrebbe vendere al Governo Provvisorio alcuni bastimenti, ecco la chiave di tutto. Il Popolo livornese è sempre eroico e grande; è anche moderato. La Repubblica non è proclamata. Siamo qui come a Firenze su questo proposito, con la differenza, che Firenze è una selva di alberi, e qui non ve ne sono che tre o quattro soli. Volete si tolgano di Piazza, e si portino in Chiesa fino al giorno che l'Assemblea decreti definitivamente la Repubblica? Livorno aderisce, e Firenze non sarebbe così docile. Vedete dunque che cosa è Livorno(350)."
      Il Rapporto del Marmocchi non poteva persuadermi: comunque vogliasi tenere in poco conto la vita, pure sentirti dire, che il disegno di ammazzarti è cosa da nulla, non garba ad un tratto; e il successo venne dimostrando, che Marmocchi per soverchio di dolcezza neanche nelle altre cose si era apposto al vero. Ad ogni modo risposi: non potere offerire altro ufficio, che di secondo segretario a Parigi; però poco dopo aggiungevo, che se l'uomo meritava congedo, non capivo perchè si avesse a impiegare; ed avvertisse che la mansuetudine, quando è troppa, rovina(351). Marmocchi replica: La Cecilia accettare; egli essermi ancora molto amico, ma disgraziato; non potere dirmi tutto per telegrafo; venire La Cecilia a Firenze: pregarmi riceverlo, in considerazione della lunga amicizia; nessuno credere a tradimento; quel di Lerici essere fatuo come lo scrittore della Frusta repubblicana; la passata intrinsechezza con La Cecilia avrebbe fatto vedere con dolore la presente severità; esultare gli amici ch'egli partisse, ma non derelitto da me; bene altri nemici avere il Governo; trovarsi chi traendo argomento dalla miseria corrompe la plebe; mi manderebbe nella notte uno di questi facinorosi incatenato a Firenze(352). Qualche ora più tardi nello stesso giorno, aggiungeva avere veduto il Gonfaloniere, il quale si rallegrava col Governo per la misura presa relativamente a La Cecilia, e la opinione pubblica commendarla(353).


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Apologia della vita politica
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Editore Firenze
1851 pagine 1183

   





Lerici Governo Provvisorio Popolo Repubblica Firenze Firenze Piazza Chiesa Assemblea Repubblica Firenze Livorno Rapporto Marmocchi Marmocchi Parigi La Cecilia La Cecilia Firenze Lerici Frusta La Cecilia Governo Firenze Gonfaloniere Governo La Cecilia