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      Essa è la loro arma, quindi non può esser mai quella dei Popoli.
      E poichè la veneranda Roma, scossa la vergogna secolare, impaura i nostri eterni nemici col supremo grido di libertà, e li fa maravigliare del suo senno; adoperiamoci per metterci in grado di partecipare all'ineffabile amplesso. Affrettiamo senza esorbitanza l'adempimento delle nostre promesse; smessa ogni gara di Municipio, le città sorelle della Toscana aiutino la impresa, e stretti in una benedetta comunanza d'interessi e d'intendimenti, vegga il nimico d'Italia che i Popoli non si vincono quando fra essi riescono ad intendersi.
      Firenze 15 febbraio 1849."
      Il Governo Provvisorio attendeva a chiamare la gioventù alle armi; i Circoli, nello scopo di soverchiare il Governo, ecco si recano in mano questo mezzo di forza per adoperarlo contro me, o piuttosto a vantaggio dei loro disegni. Una cosa essi promettono, un'altra ne fanno: danno ad intendere, a cui ci voleva credere, avere decretato spedire in Provincia Commissarii onde prestare opera vantaggiosa al Governo in questo negozio, per cui ottengono che il Ministro dello Interno lasci stampare sul Giornale Ufficiale una specie di avviso concepito così: "Il Circolo del Popolo di Firenze, nelle gravi circostanze nelle quali è costituita la Patria, ha decretato inviarsi in tutte le Provincie dei Commissarii muniti di apposita credenziale per organizzare Circoli, per eccitare lo spirito pubblico, per promuovere il più generale armamento delle popolazioni in difesa della Patria.


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Apologia della vita politica
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Editore Firenze
1851 pagine 1183

   





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