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      - Il Popolo sappia con ordine e dignità esercitare la libertà, che gli tornò piena ed intera, ec.
      Intanto che cosa faceva il Conciliatore? Appesa l'arpa al salice super flumina Babilonis piangeva; e nello incendio, che consumava il Paese, salilo in pulpito gravemente ammoniva i Popoli dicendo: il fuoco scotta; e se sarete bruciati, io non so proprio che farci.
      Ai tempi che corrono, il cercare rimedj adeguati alla gravità del male, sarebbe impresa soverchiante le forze umane. Pio IX forse lo poteva, iniziando i nuovi moti pubblici col principio religioso. Ma oggi sventuratamente anche questo salutare freno è tolto, e la corrente straripa a sua posta, secondo gl'impeti delle acque che già ruppero ogni argine. - Però noi contempliamo dolenti questo crescere continuo di rovine, questo stravolgimento d'intelligenze ognora più terrìbile(413).
      Ben fastidiosa prefica è quella che imprende a cantare l'esequie all'uomo che non è anche morto! Il giorno dopo questo Giornale, riavutosi, raccomanda al Governo la sicurezza dei cittadini, l'ordine della città; ma considerando la desolazione predicata nel giorno diciotto, non si sa come avesse il coraggio di farlo da vero; molto più che con rugiadosa insinuazione andava sussurrando, che il Governo non aveva preso parte ostensibile negli avvenimenti del 18 febbraio, tirando per così dire l'orecchio al sospetto, affinchè dubitasse che egli forse ve l'aveva presa segreta facendo fuoco nell'orcio. Il qual contegno quanto in sì estremo pericolo fosse, non dirò onesto, ma savio, lascerò che altri consideri.


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Apologia della vita politica
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Editore Firenze
1851 pagine 1183

   





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