Pagina (497/1183)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Lasciamo che questo avviso assai si rassomigli a quello di dar fuoco alla casa, nella speranza che ci venga rifabbricata più bella; egli è certo che per isconvolgere la Società non si poteva inventare leva più pericolosa, nè più sicura di questa. - Noi vediamo ordinariamente i Partiti intenti a distruggere, venire a capo dei concetti disegni per due precipui motivi: primo, perchè su le mosse vanno di accordo, quantunque più tardi pieghino chi a destra, e chi a sinistra, chi di loro vuole trascorrere, e chi stare fermo; tuttavolta siffatte discrepanze lo Stato già sconvolto rendono infermissimo: secondo, perchè l'assalto procede sempre più fervido della difesa, nè lo assalito può in un punto da tante parti salvarsi, e l'assalto gli sopraggiunge addosso continuo, impreveduto, e difficilmente prevedibile. Un rimedio ci è, o almeno, se non basta questo, agli altri è inutile pensare; ma lo vedo respinto, però che come tutti i farmachi sappia un po' di ostico a cui ha il gusto avvezzato a malsani dolciumi. Gli umori rivoluzionarii tengono della natura di quelle infermità, che, per ispogliarle del maligno, bisogna inocularle. Il reggimento costituzionale, da senno praticato, sarebbe la vaccina salutare; ma tanto è, le vecchie balie non ne vogliono sapere, e gli armano contro tutti gli errori per questa volta non popolari, ma signorili; intanto il male cova, e a tempo debito se non ucciderà il fanciullo, te lo lascerà concio, che Dio ve lo dica per me.
      Le grandi Assemblee di rado trascendono ad enormezze, o, se pure irrompono in quelle, durano poco; e là dove per istituto si ragiona, se qualche volta la passione accieca, anche a tastoni, la via diritta smarrita io ho veduto ritrovare sempre; però i Rivoluzionarii di professione le Assemblee e i Poteri costituiti detestano, o se gli sopportano, vogliono ad ogni patto dominarli.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Apologia della vita politica
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Editore Firenze
1851 pagine 1183

   





Società Partiti Stato Dio Assemblee Rivoluzionarii Assemblee Poteri