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      - Come non sentirne dispiacere? Oltrechč quei modi non sono civili nč onesti (non parlo della legalitā la quale niuno vorrā per certo affacciare), non si addicono poi a popoli di amiche Potenze, e molto meno ad Italiani del nostro tempo.
      Pių tardi (referisco le parole del Monitore), correndo il 12 decembre, il villaggio di Parana fu preso da alquante milizie piemontesi, che ne cacciarono fuori le toscane(459); tennero dietro i dissidii per Mulazzo, Calice, Pallerone, e terre altre parecchie, su di che vedi il Monitore del 3, 12, 27 decembre 1848, e 6 febbraio 1849, e le corrispondenze officiali, quando me le daranno.
      Per queste tribolazioni sarde assai si turbava la Corona, e penso non dilungarmi troppo dalla veritā, se confermo, che principalissimo motivo a renderle accetta la Costituente fu quello di potere opporla quando il bisogno stringesse alle tendenze corrosive sarde, che lievi adesso, ma tenaci, davano a pensare del futuro assai. Meschina contesa fu quella, per non dire di peggio; intorno alla quale una considerazione mi conforta, ed č questa, che la si deve attribuire unicamente a colpa degli zelanti, flagello dimenticato dal Profeta Natan, e fatale a qualunque Governo, il quale comunque per ordinario diligente venga distratto da cure supreme.
      Con simili premesse, come io dovea credere che di punto in bianco dal sospetto si traboccasse nella sconfinata fiducia? E come supporre vero, che, mutata di subito politica, la Corona si gittasse a occhi bendati in braccio al Piemonte?


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Apologia della vita politica
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Editore Firenze
1851 pagine 1183

   





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