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      Io vado lieto per averlo dettato, perchè spira intero l'anima mia. Del mio intelletto ho, com'è debito, opinione rimessa; ma non così leggermente concedo che altri possa vincermi per altezza di cuore.
      Lucchesi!
      I deboli nella inaspettata vittoria si mostrano crudeli. Il Popolo nel trionfo dei suoi diritti, come colui che si sente fortissimo, è sempre generoso. Il Governo, nelle cui mani fu confidata la rappresentanza del Popolo, sa mantenersi all'altezza del suo mandato: egli non ricorda le ingiurie disoneste ed ingiuste di cui era posto segno ne' tempi passati; e se le ricorda, le perdona. Come vinse i suoi nemici armati con fronde d'ulivo, così egli intende vincere i suoi detrattori colla persuasione e con la magnanimità. Si assicurino pertanto tutti i suoi avversarii, perchè la passata malevoglienza, invece di somministrare al Governo argomento di persecuzione, dà titolo loro di amplissima tutela. Quelli soltanto che le procedure iniziate paleseranno cospiratori contro la Patria saranno giudicati a norma delle leggi veglianti; depongano il pensiero che il Governo intenda procedere a modo di Dittatore e rinnovare le proscrizioni sillane. Egli assunse il carico di mantenere tranquillo il Paese, finchè l'Assemblea nazionale non decida delle sue sorti: questo intende fare, e questo con ogni supremo sforzo farà. Il Governo darà opera infaticabile a stringersi con gli altri Stati Italiani per combattere la sacra guerra della Indipendenza. Tutti quelli che sentono carità di Patria devono cospirare a questo scopo.


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Apologia della vita politica
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Editore Firenze
1851 pagine 1183

   





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