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      Non è mio studio trattare qui dei modi di comporre ed istruire lo esercito in Toscana; basti dire, ch'eglino erano tali, da produrre effetti pessimi, e li partorirono. Gli Ufficiali disprezzavano i soldati a un punto, e temevano; i soldati avevano a vile gli Ufficiali, e gli odiavano; non fu spettacolo capace di rassodare la disciplina davvero la mutua detrazione. Il Generale Laugier, preso da impeto, coperse di obbrobrio a Valleggio gli Ufficiali, al cospetto dei soldati. Per avventura poteva avere ragione di concepire amarezza inestimabile contro gl'imbelli, ma si ha da confessare eziandio, che il modo tenuto tagliò alla radice la disciplina. Cotesti Ufficiali non potevano più durare al comando. Non importa che io dica come occorressero nobili eccezioni, e non poche, e queste al confronto quanto da un lato facevano risaltare la bontà dei soldati virtuosi, così dall'altro svelavano come il male fosse profondo pur troppo. Che cosa, di rovina in rovina, diventasse il nostro esercito sarà bello tacere, imperciocchè dopo la vergogna vediamo avanzare una strage nefandissima dalla quale il pensiero inorridito rifugge(487). Io narrai come la massima parte dei soldati raccolti in Castello di San Giovanni Battista, indifferente ad ogni sentimento, urlasse: "Vogliamo andarcene! La massa! La massa!" La soldatesca laugeriana, uguale in tutto a questa, non aveva in bocca gridi diversi.
      Nello scritto che ho citato sopra, impresso nel Risorgimento, egli stesso, il Generale Laugier, dichiara che nel 16 febbraio: "aumentava la diserzione e la indisciplina nelle truppe; mancava il danaro per pagarle.


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Apologia della vita politica
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Editore Firenze
1851 pagine 1183

   





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