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      Avreste voi desiderato, che questa autorità spettasse, anzichè ad uomo fazioso, a cittadino onesto e specchiato?... Chi è veramente imparziale, torni col pensiero a quei tempi, a quei luoghi; interroghi il suo cuore, e pronunzi.
      Laonde non può cader dubbio sulla necessità di quelle misure eccezionali. Nè i meno discreti vorranno rimproverare il Romanelli di avere opinato come il Conciliatore, che sosteneva i principii di onesta e moderata libertà; e che tuttavia col nome di Statuto continua a difendere a palmo a palmo il terreno delle istituzioni liberali." - "(516)Qualunque possano essere (diceva in quei tempi il Conciliatore) le divergenze nelle idee e negli affetti, che sempre, ed ora più che mai, in questa disgraziata Italia sono stati occasione di discordie e di debolezze, vi sono due punti nei quali è d'uopo intenderci e convenire, cioè:
      Il bisogno di salvare la dignità del Paese da qualunque specie di prepotenza straniera;
      Il bisogno di salvare l'ordine interno dai danni dell'anarchia, qualunque sia la bandiera a cui nome si volesse provocarla.
      Predichiamo la concordia, perchè vi sono tali cose in questione, nelle quali nessuno potrebbe transigere, e per le quali è debito sacro a tutti accorrere alla difesa. Avremo sempre una parola di biasimo per chiunque si mostri indifferente ai mali della Patria; protesteremo contro ogni specie di violenza da qualunque parte e per qualunque cagione essa muova." -
      Tuttavia supponete, che le insurrezioni di Puliciano e di Laterina tendessero a ristabilire il governo granducale.


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Apologia della vita politica
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Editore Firenze
1851 pagine 1183

   





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