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      Se io dica il vero, ecco, queste carceri infami, dove voi potete patire che io rimanga chiuso, ve ne fanno testimonianza; vedetele: esse traboccano di accusati, la più parte villani, e la più parte ladri. Dal 1848 già di due terzi crebbero i delitti. Il bilancio del Ministero di Giustizia e Grazia minaccia diventare il più grave di tutti, attesa la spesa delle carceri. Piena la prigione di Volterra. piena l'altra di San Gimignano; la nuova prigione aggiunta a questa mia si è empita con foga pari a quella con la quale la inclita gioventù nostra empirebbe la platea dei Teatri, quando si mostrasse in iscena o la Cerrito o la Taglioni, o quale altra femmina attaccata a paio di gambe più famose. Vedete voi: possedete abbondanza di ladri da empire le vostre carceri, senza avere bisogno di farvi morire con lenta tise i dabbene uomini; ma fate voi... poichè così vi giova... solo guardatevi da dire quello che non pensate, e soprattutto poi da stamparlo, onde la torma dei famelici non impari, che acclamando il nome di un Principe o di un Santo possa, non pure senza biasimo, ma con lode amplissima, professare religione e politica con l'accetta e col sacco!
      Altri esponga le ragioni del diritto: io assentendo ad una voce che si confonde co' palpiti del mio cuore, vi dico che patria carità imponeva alla trista illuvie si ponesse o almeno si tentasse porre sollecito riparo. Nobilissime suonano in proposito le parole di Lionardo Romanelli; ed io le cito a causa di onore: "Non ha cuore di uomo il cittadino che rimane indifferente ai mali minacciati al proprio paese, e che, potendoli prevenire o mitigare, si astiene per basse paure, per umani rispetti, e per vile egoismo(518)."


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Apologia della vita politica
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Editore Firenze
1851 pagine 1183

   





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