Pagina (743/1183)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Sospetto era lo invio; ritenni si trattasse di trame, e il tenore della lettera breve mandata all'ufficiale confermava grandemente il dubbio: pure rimisi ai mentovati Signori le lettere col sigillo intatto, e solo gl'invitai a non volere partecipare ad intrighi, rendendomi più grave il fascio già troppo per le mie braccia. Ora ho da dire che commisi al Segretario scrivesse conoscerne io il contenuto, ma il fatto sta che, non avendole aperte, io non lo conosceva. Siccome al mondo tutta cortesia non è anche spenta, così qualcheduno, a cui duole del mio non degno strazio, mi fa tenere per mezzo del mio Difensore una copia della lettera da lui ricevuta onde me ne valga, la quale dichiara così:
      Al vero Cittadino.
      Non vi è tempo da perdere. Movetevi una volta con coraggio, senza timore. La Toscana tutta reclama anche da voi la sua salvezza, ed è dovere di farlo. Correte, ma subito, dai soggetti in calce notati; stringetevi con i medesimi, e d'accordo col Municipio andate da Guerrazzi per concertare il modo, prima per tutelare l'ordine, e quindi per salvare la Patria da una invasione austriaca. Il Principe confida anche in voi, e i Toscani non dimenticheranno il vostro nome, che sarà scolpito in un monumento inalzato a eterna memoria dei benemeriti della Patria."
      N. B. La lettera non ha data, ma ha il bollo di Posta del 30 marzo 1849, ed è scritta, o sottoscritta così: "IL COMITATO DEI VERI CITTADINI."
      Dunque, nel 3 aprile, nella comune estimativa io non era reputato avverso alla restaurazione del Principato Costituzionale?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Apologia della vita politica
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Editore Firenze
1851 pagine 1183

   





Segretario Difensore Cittadino Toscana Municipio Guerrazzi Patria Principe Toscani Patria Posta Principato Costituzionale