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      I nuovi amici piacquero loro tutti? Le opere di quei giorni approvarono tutte? Per me so, e ne depongono i testimoni, che la plebe, dopo avere spiantato gli Alberi che aveva piantato, venne per irrompere nell'Assemblea e manomettere i Deputati; per me so che fece forza al Palazzo Vecchio, prima e dopo
      che vi avesse tolto stanza la Commissione Governativa; io so, che da gente prava fu spinta, per buona parte della notte, plebe avvinata ad aggirarsi intorno alla mia dimora, come lupo nei giorni di neve, a urlare: morte! morte! - io so, che il giorno 13 aprile una torma di villani con falci, e vanghe, e zappe, invasero i cortili del Palazzo Vecchio gridando la parte, a modo di musicanti venuti a farti la serenata sotto ai balconi: Morte al Guerrazzi! Morte al ladro! Morte all'assassino! con altre più cose che io non ho ritenuto a mente, come sembrava, pur troppo, che bene avessero appreso a ritenere costoro. Queste dimostrazioni di esultanza non furono già del tutto buccoliche, come va idilieggiando l'Accusa, dacchè il Prefetto provvisorio Pezzella, nel Proclama del 14 aprile 1849, bandiva:
      Peggiore ed altrettanto deplorabile cosa ella è, se trasmodi fino a recriminazioni di Partiti, violenze alle persone, e guasti alle proprietà.
      Se infelicemente sia ciò in qualche parte accaduto, confido che non sarà mai più."
      E noi sappiamo quanto nei Documenti officiali si limino e aggarbino le espressioni, per modo che dicono mille volte meno di quello che veramente sia; nè tardarono uno istante a mostrarsi gli avvoltoj: "i quali, - come c'istruisce Ferdinando Zannetti, - mossi, più che da leale affezione di Partito, da invidie ed animosità particolari, immaginano secrete macchinazioni per dare a credere misteriose trame, designando intanto le persone su le quali a sfogo di rancore vogliono proclamati arresti, esilii ed altre coercizioni(708)." La Reazione comparve subito e sopraffece le buone intenzioni (perchè non dubito punto che la Commissione e il Municipio si proponessero a scopo il ristabilimento dello Statuto, e la preservazione della Patria dalle armi straniere), se al grido della plebe di: Viva la Monarchia, fu mestieri che la Guardia Nazionale aggiungesse: "Costituzionale;" e all'altro: Viva la Restaurazione: "con libere istituzioni(709):" e più apertamente parlando il lealissimo uomo, nella lettera che scriveva al buon Pietro Bigazzi: "Nei momenti attuali - tu non devi negare i ripetuti gridi: Morte ai liberali ec.


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Apologia della vita politica
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Editore Firenze
1851 pagine 1183

   





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