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      - Allora, per una ragione che non sarà difficile comprendere, favellai:
      In questo caso, signor Martelli, basteranno mille lire, di cui il Municipio potrà rivalersi sopra la Depositeria, perchè dimani l'altro, 15 del mese, scade la rata mensile del mio stipendio, ed il Cassiere della Comune potrà riscuoterla per me(745)."
      Per questo modo disposte le cose, passa un'ora, passano due, senza più vedere uomo in faccia; nuove adunate di plebe accadono in piazza, e me inique voci, ma più languide assai della sera, maledicono e chiamano fuori.... ed io sarei andato fuori a domandare ragione dei vituperii, e se avessi potuto parlare avrei condotto di quella gente, almeno la onesta, a vergognarsi; invece Gino Capponi parlò per me! - Come favellò Capponi? - Parole triste non disse, - di queste non può dire Capponi.... ma io per Gino Capponi avevo, e avrei discorso in bene altra maniera(746)! -
      Verso le undici fu vista una frotta di villani armati di falci, vanghe, ed altri arnesi rurali, precedere le Guardie Nazionali, che piegavano verso il Palazzo; i villani allagano i cortili, e levano su urli d'inferno, che per le angustie del luogo forte commuovendo l'aria ebbero virtù di scuotere i vetri così, che pareva volessero spezzarsi; io non comprendevo nulla, o piuttosto un'ombra truce di sospetto passò su l'anima mia, e mandai pel Digny chiedendogli quali arti infami fossero coteste; rispondeva scrivendo un biglietto, ov'è da notarsi questa frase: "stessi tranquillo, darsi moto per provvedere alla mia personale sicurezza.


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Apologia della vita politica
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Editore Firenze
1851 pagine 1183

   





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