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      ) del Newton intorno alla visione dell'Apocalisse.
      Anima, perchè vivi? L'anima vuota alla risposta mi ritorna a guisa d'eco la domanda: perchè vivi? Qualche vizio di più, qualche nobile passione di meno, e una ruga sopra la fronte, e una ferita nel cuore, ed ogni giorno un fiore caduto dalla corona della speranza... ecco i benefizii del tempo.
      Anni felici della mia giovanezza, ond'è che mi passate traverso alla memoria come i ruscelli delle patrie colline al tormentato della sete? Giuochi infantili, sonni placidi, amore... perfidamente lusinghieri, versate a piene mani una rugiada di gioia su l'alba della vita per indurre la creatura a sopportare l'ardore increscioso del giorno e le più dolenti tenebre della sera.
      Io sorgeva in quei giorni mattiniero quanto la lodoletta pellegrina, a ricevere sul capo la prima benedizione della luce; te, o sole, esaltava occhio di Dio, glorioso, vigilante sopra la felicità dei figliuoli di Adamo; e quando con lo sguardo innamorato aveva seguito la tua curva di fuoco ai confini dell'oceano, lo rialzava al firmamento, salutando ad una ad una le costellazioni comparse sul bruno orizzonte: però il mio spirito ebbro di raggi e di armonia spaziava con ala infatigabile su quei globi luminosi. Talvolta mi sorgeva nell'anima un desiderio di penetrare oltre il manto dei cieli i misteri di Dio, e meditando mi sprofondava per quegli azzurri sereni; se non che a poco a poco mi si facevano opachi, finalmente neri, ed io mi rimaneva esclamando: Che cosa importa conoscere?


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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