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      - Almeno aspettate, per Dio! che vi sopraggiunga il nemico alle spalle. Il Commissario, ordinandolo i Dieci, comanda la ritirata, e voi fuggite? Davvero io non avrei mai creduto che le milizie allevate alla scuola del signor Giovanni, - le reliquie delle Bande Nere, ignorassero qual corra differenza tra una ritirata e la fuga. I Dieci deliberarono, presidiate le cittadelle del dominio, raccogliere quel cumulo d'arme che si potesse maggiore intorno a Fiorenza... Parvi questo pauroso o improvido consiglio? Su via, ordinatevi, e ben per voi che il Commissario, trasportato lontano da questo mal domo animale, - e qui, ferendolo lo costringeva a inferocire, - non si accorse della vostra vergogna: - presto, - presto, - ordinatavi, che già sopraggiunge, - ognuno al suo pennone; - i sergenti a capo delle compagnie; quattro per fronte; - date nei tamburi; - torni a sventolare la bandiera... Viva la Repubblica! Viva!
      E quivi nasceva una confusione in apparenza maggiore di prima, ma indi in breve squadronate in bell'ordine comparvero le milizie.
      Intanto il Ferruccio spronando di nuovo alla volta dell'Albizzi, piegato il corpo dalla sella, gli susurrava sommesso all'orecchio:
      Commissario, la tua onta è coperta, - giustificata la fuga; n'ebbe colpa il cavallo; - dacchè non hai virtù, fa di mentirla; - mostrati in parole valente. Nota bene, contro gl'insegnamenti della milizia io ordinai la ritirata, ed io l'ho fatto a posta onde tu salvi la reputazione di magistrato della Repubblica...; però biasima il comando.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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