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      .., raddoppia di fronte le file..., manda gli archibusieri alla coda..., ai fianchi due squadroni di cavalli per tentare la campagna. L'Altoviti tiene fermo nella cittadella finchč gli basti la vita; - comanda al marchese del Monte, uomo animoso e dabbene, insomma diverso affatto da te, di prendere mille fanti e affrettarsi in soccorso dell'Altoviti. Per onestare la tua infamia, basta che tu mentisca, e di leggieri il farai, imperciocchč i codardi sieno maestri di menzogna. - Addio. - Ora cesso cittadino e, ridivenuto soldato, ti obbedisco.
      Machiavelli nostro, massimo conoscitore di questa umana natura, scrisse in alcuna parte delle opere sue, difficilmente occorrere uomo del tutto buono, come del pari riesce difficile incontrarlo affatto tristo: perō l'Albizzi sentė pungersi il cuore di rimorso profondo pių adesso, che il Ferruccio vedeva studioso di giustificarlo, che quando con parole acerbe lo rampognava pur dianzi; e poi cominciava per prova a comprendere quello spirito altissimo; e sč a lui paragonando, lo agitava un gruppo di passioni cosė diverse, di ammirazione per esso, di avvilimento per sč, di rimorso, di vergogna e di terrore, che il sangue a guisa di marea ora gli si spingeva sul volto, ora, ritraendosi verso il cuore, glielo tramutava in colore di defunto.
      Ma se il suo onore era perduto davanti alla sua coscienza e al Ferruccio, poteva e doveva sostenerlo in pubblico per reverenza della patria: - quindi, composto quanto gli riuscė meglio il sembiante, trasmise con voce sonora gli ordini consigliati e comandō a Francesco marchese del Monte, tolti seco i mille fanti, accorresse in aiuto dell'Altoviti, accompagnandolo con sė calde raccomandazioni di travagliarsi in pro della Repubblica, e parole sė ardenti di sacrifizio e di zelo che molti, persuasi della sua fuga, si ricrederono, prestando fede alle parole del Ferruccio.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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