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      Arrogi che le prime notizie, per ordinario, non esperimentiamo le meglio sicure; nè il Cappello in tutto e per tutto concorda col Varchi, informatissimo narratore e pacato: di più, l'altro documento estratto dalla Riccardiana, messo dal medesimo signor Albèri in fondo del volume, dichiara: "Accordossi adunque il Malatesta con gl'imperiali e venne con le genti fiorentine verso Arezzo: la quale terra desiderando i nostri che fosse difesa per rompere la strada ai nemici, mostrò egli al Commissario tante difficoltà in tal cosa ch'egli deliberò abbandonarla, e così tutti vennero alla volta di Firenze; ma arrivati che furono a San Giovanni, ebbero commissione dai Dieci di mettere tanta gente in Arezzo che la difendesse." Per ultimo, ella è arte consueta dei governi dissimulare o diminuire la fama delle cose infortunatamente successe: di ciò frequenti esempi nelle storie e in quella romana durante la seconda guerra punica preclari. Antonfrancesco Albizzi fu ottimate codardo di codesti tempi, che vale quanto moderato ai dì nostri: e con la sua infamia rimanga.
     
     
     
     
      CAPITOLO TERZO
     
      IL PAPA E L'IMPERATORE
     
      Darà l'Italia in preda a Francia o Spagna
      Che, sossopra voltandola, una parteAl suo bastardo sangue ne rimagna.
     
      ARIOSTO, Satira II, alludendo a Clemente VI.
     
      Adesso dormono polvere; - forse nè anche polvere: - ma allora erano due fra i più potenti della terra, - un papa ed un imperatore.
      E fino a quel punto di odio mortalissimo si aborrirono. Il più lieto pensiero in cui si assopissero la notte, - la immagine più cara che alla dimane sul guanciale del riposo ritrovassero, porgeva loro la speranza di potere un giorno l'un l'altro incontrare giacente sui gradini del proprio palazzo, - nudo, - assiderato dal freddo, - supplicante una elemosina, - che l'imperatore nella mente superba esultava concedere larga ed amara, - e il papa invece si compiaceva negare, via procedendo in sembianza di non accorgersi di quel caduto.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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