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      Se Cristo stacca di croce la sua destra inchiodata.... trema.... non la leverà per benedirti....
      Orsù
      , interrompe il Pontefice levandosi in piedi, "tregua alle parole; oramai ne proferimmo anche troppe. Iacopo, la vostra lingua è riottosa come le acque di un torrente. Voi ponete la vostra causa nelle mani di Dio, ed ancora io ve la pongo; discerna egli e giudichi: - dacchè traemmo la spada, - la spada dunque difinisca la lite."
      Tu hai raccolto tutti i venti del settentrione per divellere dal tronco la fronda inaridita. Come Faraone, superbisci pei tuoi cavalli, per le tue molte milizie: - bada al mar Rosso! - Dio può rendere la fronda inaridita tenace quanto la querce delle Alpi. Ai buoni è concesso dai colpi di fortuna appellare all'Eterno. - Alle vittorie dei tristi esultano i dannati. Se talvolta un consiglio profondo esalta l'empio, ciò il fa perchè senta più fiero il dolore della rovina. Tranquilli, se non lieti, ci diamo in balia degli eventi, perchè, vincendo, ci aspetta la fama di avventurosi e di onorati; soccombendo alla impresa, il mondo ci chiamerà infelici, ma onorati pur sempre. - Tu poi affacciati al futuro, ardisci con occhi aperti contemplare il tempo che viene.., e di'... qual cosa tu vedi?... Portiamo via, liberi uomini, da questa reggia, chè non ci sobbissi sul capo, dacchè l'ira di Dio ci gravita sopra. - Fin qui le preghiere e gli scongiuri furono carità patria, adesso sarebbero turpitudine e miseria. Il David del Buonarotti si moverà prima a difendervi che il cuore di questo Filisteo si ammolisca.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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