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      nsierati e leggieri; vanitosi, celebrate i fatti progressi, e non sapete che la millesima parte della lebbra sociale non fu per anche sanata, che, qualunque parte, comechè piccolissima, della lebbra rimanga, di per sè basta a procurare la morte. Teti tuffando Achille nelle acque di Lete obliava bagnargli il calcagno, e Paride, quivi appunto percotendolo l'uccise. I vostri fratelli furono balestrati in esilio, voi appena fuori delle porte gli avete dimenticati; - i vostri fratelli furono percossi di morte, e voi avete avuto, non che d'altro, paura di gemere sopra il fato acerbo di loro... di proferirne il nome! - i vostri fratelli furono sepolti in carcere, e voi non li avete consolati. E voi i civili, voi? Voi non avete la energia della barbarie nè il senno della civiltà virile. Prima di desiderare la libertà, imparate ad essere uomini; - piuttostochè volere repubblica, attendete a purgare i rei costumi. Finchè vi state così superbi, parabolani, frivoli, obliosi, leggieri, pei mali altrui di ghiaccio, fuoco per ogni maniera di diletti, io non abbisognerò della testa di Medusa per farvi impietrire: - pietra siete da voi. - Io vorrei come dentro uno specchio mettervi dinanzi l'anima vostra: - mostro più schifo non partorì natura, nè mente di poeta immaginò.
      Io troppo bene conosco che, da insidiose blandizie lunsingati, saliti adesso, pel discorso inconsueto, in furore, mi maledirete... Maleditemi... e smentitemi, se potete; - intanto io vi dichiaro codardi, frivoli insanabilmente e in tutto degni della presente servitù. - Adesso riprendo la storia.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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