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      Simili argomenti non procacciano pecunia. Fra tasse ordinarie, accatti, gravezze e balzelli straordinarii, fin qui giungemmo a tredici. La prudenza e le leggi non ci concedono oltrepassarne il numero. Carità, carità, cittadini! Potessero uscire fiorini dalle mie vene! Il popolo minuto corre volonteroso e si disfà dei suoi pochi argenti in pro della patria: voi di molti beni provveduti dalla fortuna contemplerete il bello esempio indarno? Il cuore chiuderete e la borsa? Messere Zanobi Pandolfini spontaneo donava mille scudi, messere Alessandro Malegonelle ottocento, messere Michelangiolo Buonarroti mille....
      Il quale non vi darà più oltre pel valore di un bagattino!
      proruppe sdegnato Michelangiolo.
      E perchè, messere Michelangiolo? Perchè?
      domandarono mille voci ad un tratto.
      Perchè quando mi piace dare quello permettono le mie povere facultà, come io lo dimentico, così vorrei lo scordassero gli altri - nè ci ha mestieri strombettare pei cantoni, - Michelangiolo dava tanto, quasi in dileggio della mia povertà, o in rimprovero del poco volere...
      Profferite le quali parole se ne stava cruccioso.
      Lode al Signore
      , continuò il Carduccio levando in alto le mani, "il quale volle ai tempi nostri mostrare di che sia capace un cuore benigno unito a sublime intelletto. Michelangiolo voi siete grande; il mondo lo sa, e voi non ve ne accorgete. - Ora, signori colleghi e cittadini adunati, questi spettabili Dieci hanno inteso i vostri pareri, e anderannosi accomodando a quelli. E, per concludere le cose deliberate, vi raccomando rammentarvi la promissione fatta nel Consiglio Grande in nome di tutto il popolo fiorentino a Gesù Cristo figliuolo di Dio, di non volere altro re accettare tranne lui solo; e, della vostra promessa ricordandovi, egli molto bene si sovverrà della sua di sostenervi e difendervi.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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