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      Tra la vostra anima e Dio non deve intromettersi nessuno. Vorrei stimarvi come mi stimerei propenso ad amarvi. Ma a fine di conto i fati tirano... e voi mi sembra che lo dicevate quando prima io v'incontrai, - l'uomo non è padrone del fato.
      Così non può essere.... scendete.... bisogna che voi mi stimiate.... A chiunque tentasse indagare il mio segreto pianterei un ferro nel cuore.... a voi, che rifiutate conoscerlo, forza è ch'io il dica..... scendete.... e sedetemi accanto.
      Un non so che d'impero e di preghiera si conteneva in queste parole del Bandino, chè il principe si sentì a un punto come sforzato e commosso; aggiungi la naturale curiosità, che, malgrado le proteste in contrario, punge ogni uomo di penetrare il destino altrui; - il tempo e l'ora, tutto lo indusse a soddisfare il Bandino; - scavalcò pertanto e, legato il cavallo ad un albero, si acconciò per ascoltare.
      Conoscete l'Italia?
      comincia impetuosamente il Bandino, "ella è terra di delizie e di vulcani; - conoscete il cuore dei suoi figli? due sole passioni se ne dividono il regno, demoni, credo, ambedue: amore e odio... - forse voi penserete altramente dello amore, perchè il volto ha leggiadro e favella con parole soavi, ma in verità egli è demonio, ed io l'ho provato e provo. - L'amore talvolta diventa odio, l'odio non muta mai; dei due odii terribilissimo il primo, entrambi fuoco d'inferno; ma il primo, fatto più intenso dalla gelosia, dalla vanità offesa, dalla ricordanza dei piaceri goduti, dei piaceri perduti.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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