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      - Principe, un sangue vale l'altro; non vi parebbe questo un vincolo da farvi amici i partigiani del nome dei Medici(137)? Del Guicciardino, del Valori ed altri simili a loro non è da parlarne; odiano la repubblica perchè nulla sperano da lei; il principato non amano, sibbene sè stessi; quando abbiano utile in voi, voi seguiranno, e voi date loro a dividere questo utile facendoli seguaci vostri....
      Dal vostro disegno alla corona d'Italia gran tratto ci corre; e quanto potrebbe accomodarsi col duca forse si guasterebbe col re....
      Fiorenza intanto è un bel fiore per cominciare la corona italica; al rimanente penseremo poi; nulla vede chi troppo prevede; i tempi e gli eventi dànno consiglio, e da cosa nasce cosa.
      Udite, Bandino; dacchè avete pensato a tanto, pensaste voi starsi qui in campo Girolamo Morone?
      Morone! - Me lo rammentereste voi forse, principe, per la proposta uguale che fece al marchese Davalo e pel modo turpe col quale il marchese sè medesimo, Italia e il Morone tradiva? Se me lo rammentate per questo, ricordatevi a vostra posta il Davalo essere morto in condizione privata, sospetto a Cesare, odioso agli Italiani, infame al cospetto del mondo e tenuto in dispregio dal divino intelletto della marchesana sua moglie Vittoria Colonna(138). Traditemi, se volete; a me piace il supplizio, se a voi piace la infamia.
      Pace! pace! Dove trascorrete con quel vostro ingegno di fiamma? io voleva avvertirvi che se un giorno quello scaltrissimo Morone si affaticò a ordinare col Pescara che gli Spagnuoli tutti si ammazzassero, oggi, mutato animo, sostiene con ogni sua possa le parti di Cesare.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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