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      .. tutto questo darei... ma non mi basterebbe l'anima, oh! non mi basterebbe pel sacrificio che domando da voi.
      Allora, Carduccio mio, voi avete dimenticato essere Michelangiolo uomo: in me i terrori e i dolori, in me i consigli incerti, la costanza poca, le passioni del cuore, la imbecillità della mente, come in qualunque altro mio fratello di morte: perchè mi domandereste cose superiori alla umana natura? Chi vi dava dritto a suppormi angelica creazione? Se voi poteste vedermi a questa ora le sette rughe(153) impresse sopra la mia fronte, comprendereste di leggieri starmi ancor io in podestà del tempo ed essere caduco e mortale.
      Eppure quanto io domando, o da voi solo o da nessun'altra creatura nel mondo si può...
      A Dio non piaccia ch'io mi senta men grande di quello che altri s'immagina, o il bene della mia patria abbisogna. - Magnifico gonfaloniere, parlate.
      Da una parte v'è tale una gloria che gli angioli stessi potrebbero desiderare nei cieli, - evvi una corona splendida più che se fosse di stelle; - un'altezza quale gli uomini possono invidiare, non vincere od aggiungere giammai - una rinomanza presso cui i più famosi dei tempi trascorsi o recenti impallidiscono superati dalla nuova luce; - nessuna favella basterebbe a cantarne le lodi, qualunque nome conosciuto fin qui sarebbe poco alla sua virtù... nè liberatore nè salvatore nè ottimo massimo troveremmo sufficenti; - se gli uomini non lo chiamassero Dio, certo come Iddio lo adorerebbero e terrebbero in pregio. - E dall'altra parte una infamia perenne, un nome irrevocabilmente accompagnato a quello di Giuda, una scusa eterna ai codardi che rinnegano la virtù, una rovina senza fine e senza riparo.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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