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      Già voi vedete della sua protezione certissimi segni; credete voi forse senza divino soccorso avere potuto assuefare gli occhi alle lunghe vigilie, le membra a prendere su la dura terra breve e interrotto riposo, la fame tollerare e la sete, soffrire l'ardore del sole e l'asprezza del freddo non più dai molli vostri corpi provata? Forse senza ajuto celeste avvezzi agli agi della vita, nudriti nelle pacifiche discipline, vi era concesso con animo immoto ascoltare le barbariche voci, sostenere gli aspetti spaventosi, opporre i ferri ai ferri, percuotere, essere percossi, terribili se vincitori, più terribili vinti? Prodigi sono questi; altri ne aspettate maggiori dal cielo, voi stessi opererete miracoli, forse tra noi già vive e si agita un nuovo Gedeone, e già nel suo cuore egli intende la voce del Dio degli eserciti; sorga! oh! sorga tosto e disperda questa empia progenie. - Voi siete soli, vi abbandonano tutti: meglio così in questo modo intera sarà la gloria nostra; così, oh! non fosse intera la infamia dei rimanenti Italiani: noi soli difendiamo l'onore, la vita e la libertà della Italia: e quando pure dovessimo soccombere, sarà splendido il nostro sepolcro, perchè ultimi cedemmo, perchè soli osammo resistere a moltitudine di gente contro le quali non valsero le armi collegato di potentissimi principi. Fu gloria al popolo ateniese abbandonare la patria terra per tutelare la libertà; quanto fia maggiore la tua, o popolo fiorentino, che giudicasti la maestà dei luoghi pubblici, la religione dei tempii, i sepolcri, le case dover esser da te costantemente difese, e la tua salute dovere andare congiunta con la salute della patria!


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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