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      Messere, non ci è mestieri preghiera; può egli il cristiano a piè della croce ricusare carità verso il prossimo?
      Annalena levò le braccia in atto d'invocare esclamando:
      Conceda il padre degli uomini la benedizione di Giacobbe a voi, ai vostri figli, ai nipoti, fino alle più remote generazioni.
      Il Pieruccio in andando teneva fitta la faccia alla croce e favellava:
      O Cristo! molti furono i dolori che travagliarono l'anima tua, ma tu avevi intelletto divino, e tuo padre ti aspettava nei cieli... Se un Simone cireneo mi avesse sovvenuto a portare la croce, se un'amorevole Veronica mi avesse asterso la fronte del suo sudario, io avrei implorato questo supplizio per misericordia... a me i chiodi, la lancia nel costato... a me il fiele e l'aceto, purchè a piè del patibolo io vegga piangere l'amico... venir meno la madre... - un atomo di amore, - un pensiero di amore e poi una eternità di tormenti... O voi giovanetti gentili, nobili fiori di questa terra esecrata... e voi morrete su l'alba della vita... nella età delle promesse e delle speranze... voi siete dei traditi... amatevi... affrettatevi ad amare... bevete di un tratto la tazza della vostra gioia... perchè la morte sta per irrigidirvi la mano con la quale l'accostate alle labbra.
      E più altre parole egli aggiunse dai due amanti non intese o non curate; pieni entrambi di desio, ebbri del piacere di vedersi e di udirsi, godendo il presente, più molto sperando nel futuro, potevano darsi pensiero delle parole del povero insensato?
      Appena il volo della rondine nel cielo vincerebbe il corso dei due amanti sopra la terra; giungono in vetta al poggio di San Miniato prima che mettessero fuoco alle artiglierie.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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