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      .. oh! quanto ti sembrerebbe più grave! E tu, Vergine Beatissima, ch'io sempre riveriva ed amava, ov'eri allora che sì crudelmente tradivano la tua devota? Se in questo modo chi ti venera proteggi, che farai a cui ti odia? Qual frutto trarranno i mortali, se invece d'invocare il demonio innalzano al cielo le loro preghiere?... - Oh! santa Madre di Dio, abbiate misericordia, - consolate una povera afflitta; io non so quello ch'io mi dica... parmi girare su l'orlo di un precipizio. Padre, pietà! Padre, accostatevi, dacchè il cielo vi manda, udite anche la mia confessione... voi lo vedete, non ho mancato di fede... io... io sono stata tradita.
      Genuflessa la donna abbraccia le ginocchia del frate, e tra i ruvidi lembi della tonaca nasconde la faccia delicata.
      Lo vidi nella cattedrale, mi apparve in mezzo ad una bianca nuvola d'incenso, bello siccome un angiolo, e sospirai, - fu il sospiro primo di amore; uscendo di chiesa lo rividi chinato per dare la elemosina ad un mendico e consolarlo con una parola, la quale meglio della elemosina scende soave di refrigerio sul cuore del misero; - io mi fermai: - egli raddrizzò la vaga persona, - i miei occhi s'incontrarono nei suoi, gli s'infiammarono le guance, vermiglie diventarono le mie; - e da quel punto fummo legati per sempre. Dapprima i parenti si mostrarono avversi, non per viltà di sangue, ch'egli pur nacque di gentile lignaggio, sibbene per pochezza di averi, - e anche a lui increbbe non potermi offerire magnifico stato: ci fidanzammo con solenni giuramenti, e partì in cerca di ventura.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





Vergine Beatissima Madre Dio