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      .. va presto... va... altrimenti mi faccio micidiale del tuo sangue...
      Io non ricusai i vostri conforti, ora abbiatevi i miei, e sappiate, principe, che io conosco una via per la quale non solo non perderete, ma accrescerete la reputazione da voi acquistata meritamente e mantenuta fin qui.
      Davvero, Bandino? Oh! io ti saluterò angiolo mio custode, - non tanto per me, vedi, quanto per la nobile madre mia; ella morirebbe di dolore, se sospettasse un simile fatto..., ella scenderebbe nel sepolcro contristata. - Copritemi il volto del lenzuolo funerario, ond'io non veda il disdoro della mia famiglia, ella direbbe. - Or dunque parla, Bandino, ridammi la vita e più che la vita...
      Bisogna dar l'assalto a Fiorenza.
      E quando?
      Tra due ore.
      Tra due ore, Bandino?
      Nulla manca. I Sanesi provvidero quattrocento scale per salire, i ferri e gli uomini per trucidarsi sono pronti.(177)
      E a che mena l'assalto?
      O voi espugnate la città, e allora avrete danaro più che non basta a soddisfare le paghe...
      E se, come temo, non l'occupo?
      Vi moriranno tutti o parte i creditori; e in ogni caso saranno tanto importuni di meno.
      Giovanni Bandino, voi mi oltraggiate.
      Dio me ne guardi! - le azioni meglio magnifiche che il mondo ammira trassero spesso principio da più ignobili cause: - ormai ho passato il mezzo della vita, nè già mi sono giocato gli anni, come voi i fiorini di papa Clemente; - conobbi i grandi dell'età nostra; - piuttosto che eroi davvero, mi parvero giocolieri di fama - e così penso che fosse la maggior parte degli antichi.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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