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      - Sciagurati! Avete chiusi gli occhi sotto cortine di seta, - domani vi sveglierete sotto una corda di canapa. - Alle mura! - alle mura! - i nemici prorompono.
      Dal paragone che fanno spontanee le fibre dell'uomo a grande agio disteso nel letto tra il suo stato presente e quello del misero raggrizzito dal freddo, - battuto dalla tempesta, nasce un godimento il quale si potrebbe molto acconciamente da qualche misantropo attribuire alla malignità insita nella nostra natura. Però chiunque udiva la voce si avviluppava più stretto nelle coltri, esclamando con compiacenza:
      Io sto meglio del Pieruccio!
      All'improvviso rimbomba un colpo d'artiglieria. Il nostro cittadino balza a sedere sul letto e tende l'orecchio, timoroso di non essersi ingannato. - Un altro colpo, - Ch'è questo? - Qual nuovo caso ci minaccia adesso? - Comincia la campana dei Signori, rispondono le campane di santa Reparata, - tutti i campanili della città suonano a stormo; le artiglierie spesseggiano i tiri. - Misericordia! questa è l'ultima notte della mia vita! - E il cittadino poc'anzi lieto delle tepide piume si gitta giù scalzo sul pavimento, apre le imposte e nudo si espone al gelato mordere dell'aria; ode un frastuono confuso di gente che corre e che grida, ma non gli riesce distinguere cosa che valga a toglierlo dall'ansietà. Si veste in fretta, cinge la spada e, nulla badando alla pioggia, al freddo, ai pericoli, precipita sulla pubblica via. - Vi furono padri di famiglia i quali, inteso il primo colpo di artiglieria, si tolsero pianamente dal lato alla moglie, sperando e pregando ch'ella pure dormisse; ma la consorte si sveglia e desta i figli, e con essi loro si pone traverso la porta, contendendo al marito l'uscita; i figli gli stringono le ginocchia, la moglie lo abbraccia su i fianchi; pianti e singulti che spezzano il cuore: "Oh! non uscire, perderai la vita.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





Pieruccio Reparata