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      A ciò provvedano chimici e filosofi; - intendano diligentemente a far sì che, se l'uomo non giunge a superare il bove marino, di cui i Camsciadali adattano ogni spoglia ai proprii bisogni, possa un giorno stare a pari col bove terrestre. Giova almeno sperarlo; i progressi quotidiani delle scienze ce ne porgono quasi la sicurezza: - in questa fiducia riprendo la storia.
      Intanto i primi raggi del sole si affacciano su l'estremo orizzonte; scorre per la campagna un fremito di allegrezza; esulta il creato. Il Ferruccio ordinò alle milizie sostassero, ed egli primo, piegato il ginocchio a terra all'apparire dell'opera più stupenda della creazione, si chinò ad adorare il Creatore. Il Bichi, l'Arsoli ed altri capitani, usi alle licenze del campo, - usi in quei tempi di scisma a vedere ogni fede avvilita, pensavano trasognare; pure indotti dall'esempio si curvarono anch'essi tentando revocare su i labbri una preghiera antica; - non ricordarono le parole, ma il cuore pregò, e quando si rilevarono sentirono un conforto, come se quella voce dell'anima gli avesse fatti degni di partecipare alla benedizione della natura. Il Ferruccio, che se ne accorse, sorridendo dolcemente favellò:
      Compagni miei, in qual mai cosa lo spirito dell'uomo libero differirebbe dallo schiavo, se la nostra parola non salisse all'Eterno più accetta che quella dei nostri nemici?
      E proseguivano il cammino. - Il Ferruccio con la faccia abbassata sul seno pareva che meditasse, invece porgeva attentissimo l'orecchio per udire se da qualche parte movesse rumore; - qualche volta tendeva lo sguardo e, contemplando tanta pace di cielo, così soave bellezza di suolo, dove i borghi e i castelli avrebbero dovuto riposarsi tranquilli come pargoli sul seno materno, imprecava nel suo secreto alle cupidigie umane, le quali ogni paradiso avrebbero virtù di mutare in inferno; tale altra sostava a considerare le serie dei monti digradanti, i più prossimi lieti di verde, i mezzani brulli ed oscuri, gli ultimi bianchi di neve e confinanti col cielo, - immagine eloquentissima della nostra vita con le promesse della giovanezza, le delusioni della virilità e la impotenza degli estremi anni.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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