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      .. ma dove la vita caduca si rimane ecco incomincia uno spazio senza fine, azzurro, misteriosamente magnifico - eterno. - Esulta! - diceva all'anima sua: - prima di batter l'ale la farfalla è un verme; forse a te fu imposta la spoglia umana prima di scintillare stella pel firmamento; diventa tale sopra la terra che il cielo t'invidii. - Così tornando alle cure della vita, ordina a Vico continui il viaggio con le salmerie, agli altri rimangano. Or sì, or no, secondochè il vento spira, si fa sentire il suono dei tamburi, - si odono più distinti, - già le prime insegne di un colonnello imperiale cominciano ad apparire.
      Viva Marzocco!
      e con questo grido di guerra i Ferrucciani rovinano addosso ai nemici. Il signor Pirro di Stipicciano, soccorso il castello di Peccioli e slargato l'assedio di cui lo teneva stretto Cecco Tosinghi commessario in Pisa, se ne tornava trionfante con grossa torma di bestiame fatta predando all'intorno il contado(223); trovato quell'intoppo, come colui che, veramente essendo valoroso nulla contava nel mondo altrui, con maniera brava esclamò: "Orsù, cacciamo col calco dell'asta cotesti villani." Tre volte menò all'assalto i suoi, e tre furono aspramente ributtati; - all'ultimo i Ferrucciani combattendo con impeto irresistibile sbarattarono le ordinanze, le calpestarono e cominciarono così disperse a manometterle senza pietà; lo stesso Pirro Colonna, mentre più si affaticava spinto a rifascio insieme al cavallo giù in una fossa piena di fango, dovè la vita alla fede ch'ebbero i nostri nella morte di lui, imperciocchè lo reputando affogato, ve lo lasciassero, onde egli, rilevatosi a stento, fuggendo a piede pei campi, potè salvarsi: la grande uccisione dei nemici, la poca perdita dei nostri, come fu a loro causa di pianto, così recò ai Fiorentini infinita allegrezza; caddero in podestà del Ferruccio i capitani Staffa perugino e Spirito di Viterbo, oltre molti uomini di conto; ritolse i bestiami e ogni altra preda(224). Allora si affrettò di raggiungere Vico, di cui ormai non gli compariva più la vista; ben giunse all'uopo: - siccome spesso avviene nelle guerre, una mano di fuggitivi del colonnello del signor Pirro per poco non gli rapivano il frutto della giornata; esaminando lo scarso numero delle scorte alle salmerie, si rinfrancarono e da lontano gridarono a Vico: "Rendetevi tosto, o vi tagliamo a pezzi; il vostro capitano è stato rotto, sicchè riesce inutile qualsivoglia resistenza.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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