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      ..; di' mi ami, Ludovico?
      E non te lo dissi le mille volte? e non lo vedi? e nol sai?
      Lo so, - ma poichč una esultanza ineffabile mi scende al cuore nel sentire dalle tue labbra che mi ami, - cosė godo ascoltare perpetuamente ripetuta questa vibrazione armoniosa; i' fo come il fanciullo che mai non si stanca dal gridare un nome per intenderlo ripetuto dall'eco della caverna.
      Ma il mio cuore non č mica una spelonca vuota, - il grido che ti rimanda non č l'eco della tua voce, - egli possiede voce propria e potente come la tua,
      Sė, - nč io voglio cederti in amore - nč desidero che tu me.... i nostri cuori sono...
      Due creazioni gemelle di un medesimo pensiero...
      Un suono mandato da due corde compagne. - Scambievolmente ci tengono luogo di tutto, - di padre, - di madre, - dei parenti pių cari; - all'uopo ancora potrebbero tenerci luogo di paradiso - e di patria.
      Di paradiso forse... di patria no...
      , disse una voce forte e profonda che spaventō i due amanti; e al tempo stesso videro sorgere dalla terra uno spettro in atto minaccioso. Annalena si stringe ai fianchi di Ludovico e glieli abbraccia trepidamente esclamando:
      Un'ombra! - un'ombra!
      Non sono ombra, carne ed ossa bensė, come siete voi, - se non che voi sentite la vita amando, ed io per le percosse che tutto giorno ricevo dai miei fratelli....
      O Pieruccio, siete voi? O che fate accovacciato qui dentro al giardino?
      Pieruccio č nome di una miserabile cosa, di una infelice cosa; non vi par egli, fanciulli? Dov'č il padre del Pieruccio? - il figlio non conosce il padre, il padre il figlio.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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