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      Et sia una leccia o pių a uso di giostratore, o vero tela chiamata, d'altezza, che qualunque di noi dua combattenti potrā, volendo, da per sč salire da terra, et pių piantarvi legni o simili cose, che si vedranno senza fraude. E perchč non possiate havere scusa nessuna di non combattere con non vi voler fidare in dette nostre mura, sia vostra la elettion del campo, con farci haver salvocondotto per 40 compagni, dua giorni innanzi al dė deputato del nostro combattere, il qual s'intenda essere dopo la ricevuta lettera 12 giorni; intendendosi sempre facciate fare detto campo a larghezza et lunghezza di sopra datavi, et che noi possiamo fare le dette fosse a leccie o tele come di sopra č detto. Con patti ancora, che detto campo sia in lato, che i nostri honorandi padri e cari fratelli, volendo, possino vedere dall'alte nostre mura quanto sia, primma la giustizia di Dio, di poi la virtų delle nostre arme; et per contrario vostre poltronerie et braverie fatte in parole, non riuscibili con l'effetti. Et perchč non possiate trovare scusa alcuna di non combattere, con voler dire le soprannominate cose da farsi in detto campo et l'hora dataci d'acquistarci, non intendessi o non volessi intendere: vi si replica che noi dua con duoi di voi, non volendo combattere il primo partito, et volendo combattere detta querela, liberamente vi doniamo la elettione dell'armi et si del campo a uso di leale et valente soldato a tutto transito, purchč il nostro combattere sia fra 12 giorni dopo la presente lettera, et che il campo sia in lato che i nostri padri e fratelli possino dall'alte mura vedere che essendo voi venuti contro la nostra et vostra patria, siate nemici prima di Dio, per haverlo eletto per nostro re, et di poi nostri, et che non siate sufficienti a disprezzare la nostra cara libertā et Ordinanza fiorentina, nč per alcunn modo acquistarci con l'armi in mano co' dati vantaggi.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





Dio Dio Ordinanza