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      Chi dice ch'io sia morto? Ei mentisce: ecco il mio figlio col mio senno e con la mia spada. Chi sostiene che il mio figlio mi abbia raggiunto nella fossa?
      - Menzogna! Ecco il mio nipote che parla consigli di sapienza e combatte le battaglie della sua patria. - E tutto questo perdeva, perchè non aveva potuto acquistare l'amore di Maria.
      Ma quel vaneggiare del pensiero era una perfida lusinga uguale alla calantura, specie di mania che presso alla linea equinoziale presenta al montanaro nelle onde turbate le valli e i monti dell'alpestre sua patria, i camosci, le nevi e i lavacri scorrenti giù pel dorso delle rupi, sicchè, vinto da feroce desio, si lancia fuori della prora e trova la morte nel mare. Offeso Ludovico da siffatta allucinazione morale, si sommerge anch'egli dentro un abisso di affanno.
      Oh! tra coteste gioie e lui non palpita per avventura una vita? - Certamente due pensieri gli sorsero nell'anima gemelli, come due fulmini scoppiati nella medesima nuvola, - l'adulterio e l'omicidio; ma il suo cuore sentì che il bel frutto d'amore non può esser côlto da mani insanguinate. - A chiunque poi il talamo altrui insidiando s'insinua nelle case degli uomini, come serpe tra l'erbe, e, avvelenata la sorgente, confida estinguere la sua sete in acque dolci - maledizione! - A chiunque crede femmina degradata serbi eterno l'amore stretto dalla colpa, quando ella non seppe mantenere l'altro persuaso dalla religione del giuramento, - che educata alla menzogna si astenga dal mentire, - che instruita nella frode non voglia far sopportare all'infame maestro la pena de' suoi turpi insegnamenti - maledizione!


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





Maria Ludovico