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      - Forse non ho lasciato appesa alle volte del firmamento una serie di dii, quasi scheletri di condannati al patibolo... spettacolo pieno di miseria e di scherno? - Un giorno, stanco di distruggere creatori e creature, cause ed effetti, io staccherò dai cieli il manto azzurro e me ne comporrò un sudario funebre per addormentarmi nel seno della eternità... Eternità! - Io me ne torno alle domestiche mura salutando umilmente per via anche il mendico che mi domanda l'elemosina per l'amore di Dio.
     
      Da ambedue le parti sconfitta: - dall'un lato e dall'altro silenzio di trombe, mormorio di voci inquiete: - i baroni tedeschi e spagnuoli irrompendo dentro lo spazio vietato ricordavano i colpi e le vicende del duello.
      È stato un nobile duello, - quale avrebbero potuto combattere due cavalieri castigliani!
      esclamava uno Spagnuolo, cui uno smilzo Tedesco rispondeva:
      Certo degno di due baroni alemanni.
      La querela dichiararono non persa nè vinta, e dalle genti credule fu reputato segno che la fine della guerra avesse ad essere per ambedue le parti infelice; per la quale cosa avesse a giudicarsi la ragione stare di qua e di là, o piuttosto non fosse ragione in nessuna(251).
      Dante avendo con giuramento dichiarato ultima volontà del morto Aldobrando essere stata di avere sepoltura negli avelli de' suoi maggiori, potè trasportarsi seco il suo cadavere. Lo accomodò pertanto con amore infinito dentro ad una bara, lo fece con diligenza lavare, poi gli mise attorno l'armatura completa, sicchè pareva un guerriero il quale col sonno rifacesse le forze.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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