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      - Giomo allora, ch'è giovane ed aitante di persona, mi tolse il carico e, recatoselo prestamente in ispalla, cominciò a camminar forte e a dilungarsi da me; - alla prima svolta della strada con quanto aveva di forza nelle gambe si cacciò alla dirotta a fuggire
      , ed io vecchio e stanco ormai dispero raggiungerlo; - egli dimani ciberà sè e la famiglia... io, se torno a casa, vedrò morire di fame la mia... Oh! io non tornerò a casa... tanto anche qui vi è terra da seppellirmi!"
      E piangendo lasciò cadersi in mezzo della via. Vico gli gittò un fiorino. Il villano, quando l'ebbe riconosciuto al tatto e al chiarore della luna in quel punto velata da nuvole meno dense, balzò in piedi e, senza rendere grazie, deposta a un tratto la vecchiezza, la stanchezza e il dolore, con alti scoppii di risa si dileguò per la campagna.
      Proseguono la via, ed ecco un nuovo incontro; - due villani avviluppati insieme rotolavano sul fango; - alfine uno prevalse, e puntato un ginocchio sul petto dell'altro e forte stringendolo per la gola, gli diceva:
      La catenella dorata la voglio per me... me la darai?
      Io la vidi primo, - dammela... o ti strangolo...
      E l'altro, quantunque dalle fauci compresse potesse appena articolare parola, ostinato nella rabbia della rapina, rispondeva:
      Io prima la presi... la voglio per me...
      Dunque ti ammazzerò.
      Ammazzerai tuo fratello? - E che dirai a nostro padre?
      O scellerato!
      grida Vico mettendo fuori la spada, "lascia il tuo fratello, o se' morto..."
      La libidine di guadagno vinceva nel nuovo Caino la paura della morte; - sentiva il ferro penetrargli nelle carni e non abbandonava la gola del fratello: fu mestieri che Vico e il padre di Annalena scendessero e a forza gli separassero: - appena il fratello ebbe lasciato la gola del fratello, come se uscisse dal fascino gittatogli addosso dal demonio del fratricidio, si percosse la fronte e si allontanò traendo dolorosi guai:


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





Vico Caino Vico Annalena