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      In questo mezzo tempo, quasi tante e siffatte sventure non bastassero, sopraggiunsero novelle di Francia, le quali diceano Sua Maestà Cristianissima negare ai mercatanti fiorentini residenti a Lione i sessantamila scudi d'oro del sole già dai medesimi a lui prestati nelle scorse urgenze, a fine di potere sovvenire con quelli la patria ridotta in tanto estremo; anzi avere usato Sua Maestà queste espresse parole; che, nel caso avessero i Fiorentini a contendere con Cesare, non volea che ciò facessero co' suoi denari; e poichè l'oratore insisteva a rappresentargli che li danari resi a chi gli ha imprestati non possono dirsi propri, ma altrui, egli, mostrando avere quei discorsi in fastidio, aveva alzato le spalle e risposto più nulla. Sapersi all'opposto, e per mille riscontri confermarsi, che il re desiderava tornasse Firenze sotto il dominio dei Medici, e in ciò adoperarsi con tutti i nervi per far quindi a Clemente papa palese pe' suoi interessi giovare meglio i trattati di un re di Francia che non le armi di un imperatore; essere egli parato per tanto a qual si voglia infamia a patto di venire a capo di nemicare Arrigo d'Inghilterra e il pontefice contro Carlo, stringere nuova lega e vendicare con nuove battaglie le offese apportate alla sua anima superba(288). Essersi gli oratori rivolti a madama Luisa, e averle rammemorato le tante e con tanti giuramenti reiterate promesse di soccorrere i Fiorentini, restituiti appena che le fossero i nepoti: farla adesso lieta di loro presenza i nepoti; ricompensasse dunque la fede della lealissima città di Firenze, la quale col mantenere viva la guerra aveva contribuito non poco alla restituzione degli incliti principi: alle quali esortazioni la invereconda donna avere risposto non volere più guerra, essere pur tempo il mondo si pacificasse, tratta appena da un mal passo guardasi molto bene a non porre il piede in fallo; avere ella acconciato i casi suoi, pensassero i Fiorentini a' loro.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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