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      Udite, Giampagolo, giunto a questa parte della età mia, per amara esperienza, ho conosciuto che il linguaggio quanto più si mostra generoso, tanto maggiore abiezione dell'animo adombra.
      - Qui il giovane alzò gli sguardi e li tenne fieramente fermi negli sguardi del Ferruccio, il quale continuava: "Però questo non dico per voi, Giampagolo, imperciocchè se la ipocrisia potesse mentire, come fate voi, non dirò favella, ma colore, sguardo e tutto in somma, allora davvero mancherebbe ogni via per iscoprire la virtù, e col timore di essere ad ogni momento tradito la vita non meriterebbe il pregio di essere conservata tra tante tribolazioni. Venite dunque a parte di quei pericoli e di quella gloria che mi destinano i cieli, certo almeno di questo, che, qualunque sia per essere la nostra fortuna, non mancherà di chiara ed onorata fama."
      Giampagolo gli strinse la mano, Vico l'altra, e fecero atto di volergliele baciare; lo impediva il Ferruccio, che commosso altamente diceva:
      No, no, venite tra le mie braccia: aveva un figlio, ora mi trovo a possederne due: non dubitare, Vico, basta a tutti l'anima mia. Orsino, buon augurio mi dai, tu mi accresci le forze alla speranza.
      Questo fatto io trovo registrato da tutti gli storici, nè io ho voluto tacerlo, e tutti quelli che con auspicio ed ingegno migliori prenderanno a parlare di questi tempi, scongiuro a non lo lasciare inonorato. Certamente lo straniero si meraviglierà di questa lode, e non saprà persuadersi come si abbia a levare a cielo azione così naturale.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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