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      Anche quando vi piacesse il fato dei Saguntini, la fama loro splende assai luminosa nelle storie, onde io non debba rifiutarmi parteciparla con voi. E però, quantunque volto dalle magnificenze vostre ci sarà comandato e per la parte dell'eccelso signor gonfaloniere mantenuto quanto ne fu promesso, sono disposto a mettermi a qualsivoglia manifesto pericolo, come manifestamente vedranno(311).
      Dio vi benedica!
      riprese il gonfaloniere esaltato, "io verrò con esso voi armato di corsaletto e di picca."
      Il Carduccio, declinato il volto, gemeva.
      Il giorno appresso Malatesta avendo sentito per fedeli ragguagli la pubblica esaltazione giunta al suo colmo, stimò bene maneggiarsi in maniera da godere il benefizio del tempo. La Signoria per tempissimo in compagnia di tutti i magistrati si recò in Santa Maria del Fiore, dove si comunicò; poscia andarono a processione per quelle medesime strade e con le reliquie medesime che sogliono portare per la festa di San Giovanni. Intanto si ragunarono i gonfalonieri, cittadini pieni di ardire e con esso loro buona parte dei soldati pagati, ai quali pareva mille anni di venire alle mani col nemico; pronti erano i Signori, pronto ed armato il gonfaloniere, disposto, secondo la sua promessa, ad uscire ancora egli.
      Ad accrescere l'ardimento universale, si aggiunse un segno che, comunque naturale, nondimeno anche ai nostri tempi, in cui tanto lume di esperienza o abbiamo o vantiamo, riuscirebbe di maraviglioso vantaggio in casi difficili. Un'aquila ferita in un'ala, aiutandosi come meglio poteva, lungo il corso del fiume si rifuggì in Firenze, dove presa da un pescatore e da questo presentata al capitano Ridolfo di Ascesi, che stava di guardia alla porta San Friano, egli, ritenuto per sè il corpo, mandò per un suo soldato la testa alla Signoria.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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