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      - Cavalcanti... Baccio... unitevi a me... aspettate... io mi getterò a terra... calcatemi il corpo... servitevene come di bigoncia e tornate a recitare la bellissima vostra orazione composta in lode del vivere libero... io l'ho tutta a memoria... Se in parte vi fosse sfuggita di mente, io potrò suggerirvela intera... Ma che il mondo è sconvolto? Capponi, Pazzi e Cavalcanti promovitori e difensori dei Medici! Per certo si disfà la natura, ritornano le cose create alla pristina confusione. Quelli che narrano degli Abderitani, i quali per tre giorni durarono pazzi, non vuolsi ormai tenere più in conto di favola. Per Dio! vincete il veleno... quando risenserete vi starà davanti svenata la patria. Udite! la Signoria vi chiama... accorrete a sostenerla; - forse non è ancora tutto perduto, - forse può tuttora trovarsi via alcuna di salute... Se il gonfaloniere v'incresce, ci se ne andrà dal magistrato; se, non volendo, io vi offesi..., esulerò dalla patria... raggiungerò nel sepolcro i miei padri, - quanto vorrete faremo...:"
      No, Castiglione
      , risposero alquanti dei giovani, "la patria non può salvarsi intera; anzichè perdere tutto, noi ci affatichiamo a mantenere la libertà..., lasciamo l'addentellato per riprendere l'opera in giorni meno sinistri..."
      Ahi delusi! Quando non avrete più armi, chi vi manterrà la promessa? La mano disarmata se s'innalza verso il tiranno ad implorare cosa che non sia limosina, il carnefice la tronca: Per cui vi giureranno i Medici? - Su gli avelli dei padri?


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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