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      Che cosa direbbero i posteri di me, se, il paese natale abbandonando, io non portassi meco i miei parenti e i penati?
      Il nostro Dio dovunque vive...
      E voi?
      Io vivrò, spero: vergogneranno forse insanguinare i miei capelli canuti; e per le altre persecuzioni, - io le sfido, - dacchè alla età mia ben possono arrecarmi gravi mali, non lunghi.
      Ahimè! ahimè! Io vedo gittare nei nostri avelli prima la vostra testa, poi il busto...
      Allora ti lascerò il legato di David(349), - la vendetta.
      Tristo il figliuolo che altro non sa che vendicare la morte paterna! Il mondo mi maledirebbe infame.
      Il mondo ti dirà grande; dirà che ogni affetto spogliasti per consacrarti tutto alla patria; - dirà che, per vivere intera una vita di odio e di persecuzioni contro ai tiranni, all'amore di patria aggiungesti la rabbia della vendetta; dirà che in tanta fiacchezza di animi non dubitasti lasciarti dietro a pericolare un caro capo, onde gli estremi aneliti del viver suo impiegasse a favore della patria. Voi piante orgogliose abbatterà la tirannide, noi lascerà mezzo morte e caduche; - in voi troppo alto freme lo sdegno onde sappiate dissimulare; - voi avete il dorso d'acciaio e non potete curvarvi, ma noi c'infingeremo vili e lusinghieri, gli assopiremo con dolci parole, gli ricingeremo di una rete invisibile, - con l'arte noi appianeremo la via al vostro ferro...
      In questo mentre sopraggiunsero Giovambattista Gondi, Cardinale Rucellai, Giovacchino Guasconi, Antonio Berardi, Lionardo Bartolini e Braccio Guicciardini e Marco Strozzi e il Busini ed altri più assai, dilettissimi amici del Castiglione, i quali tutti ormai disperati della salute della patria cercavano di mettersi in salvo; ed insieme gli si posero attorno e lo scongiurarono ad essere loro capo e compagno; senza di lui non sarebbero partiti; se egli rimaneva, ed essi rimanevano, e sopra il suo capo sarebbe ricaduta la morte di tutti; lo taccerebbero di codardia, se si lasciasse andare alla disperazione; presto gli imperiali sgombrerebbero dall'Italia, Clemente prossimo a morire, - allora chi difenderebbe i Medici?


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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