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      Pure gli giunse ogni rimedio tardo, - il colpo era stato sufficiente a cacciarlo fuori del mondo. Così Eli moriva quando gli fu riportato, con la sconfitta di Giuda, morti i suoi figliuoli, l'Arca di Dio cattiva(364).
      Fu, come dicemmo, Zanobi amorevole della Repubblica, ma, disdegnoso, superbo, troppo in sè fidente, immaginò un concetto, presumendo poterlo sostenere da sè solo senz'altri aiuti, con tristi strumenti sperò fare opera buona; intendeva ingannare a fin di bene, e fu posto di mezzo a fine di male. Stando col popolo, non si sarebbe chiusi con le sue medesime mani gli occhi, e di certo gli veniva fatto salvarlo; onde, per istringere molte sentenze in una, Zanobi non con la intenzione, ma con l'effetto rovinò la patria. La giustizia degli uomini, a cui male si addice ricercare le intenzioni, sta al fatto e decide; - quindi di lui rimase fama come di traditore; - e a parere mio ebbero ragione i posteri. Non so se questo antico esempio ed altri che potrei allegarne vicini avranno forza d'incutere salutevole timore in coloro che, troppo presumendo di sè, pongonsi a capo dei civili negozi: - forse non l'avranno, ma in ogni caso non si potrà da loro dedurre la ignoranza. - Scopo di questo mio discorso è tenerli avvertiti.
     
      E Pieruccio? - Egli si trovò in quasi tutte le battaglie della patria e quasi in tutte era rimasto ferito. Ora non gli avanzava più veste che lo coprisse, - non ferro per combattere, - non sangue, non parte di corpo che fosse sana. - Stava per mancargli la patria; - perchè si tratterrebbe più oltre quaggiù?


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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