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      V'imparereste come la colpa generi la vendetta, e la vendetta la colpa, come il serpe si morda la coda, ed è cerchio infame di misfatti e di errori. Abbia il tempo i suoi diritti, continuando il privilegio di Saturno di divorare i suoi figliuoli; - un giorno anch'egli sarà divorato a vicenda da sua madre; - il minuto semina l'ora e raccoglie la giornata; - la giornata semina l'anno e raccoglie il secolo; - l'eternità semina il tempo e raccoglie la morte, - e morte sia: - perchè mi dorrebbe la morte del mio nome dopo quella del mio corpo? - Il lenzuolo funerario non si consuma egli dentro il sepolcro? Perchè non si dovrebbe logorare anche la fama, ch'è il sudario funebre dell'anime?
      Tutto parla di morte quaggiù. Mentre guardi il cielo, ti si apre sotto ai piedi una fossa; - mentre vagheggi un fiore sopra la terra, nel firmamento impallidisce una stella; - e se il tuo capo riposi sul seno dell'amata tua donna pensando inebbriarli di voluttà, - ecco, ecco, - bada a questo: le stesse pulsazioni del suo cuore ti misurano la vita che manca e il tempo in cui ti avvicini al sepolcro.
      Dove sono o come si chiamarono gli uomini che lottarono con le mani ignude contro ai lioni e rimandarono senza denti la tigre al deserto? In qual modo si distrussero i giganti, - la razza dei feroci cacciatori al cospetto di Dio? Dove giacciono i ruderi dei loro enormi monumenti? Chi visse in Palmira e chi regnò in Persepoli? Chi cantò prima di Lino e d'Orfeo? Chi combattè prima di Agamennone(377)? - Anche il firmamento rimase vedovato dei suoi splendori, - le Pleiadi disparvero, - e non pertanto quali occhi piansero perduti que' bei raggi del cielo?


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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