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      La lettera dell'oratore Cappello tratta dalla Magliabechiana e stampata nell'Assedio di Firenze dall'Albèri a pagina 321 dichiara: "Con tutto che si fosse perdonato ad ognuno, Malatesta aveva ritenuto Benedetto da Fojano teologo e predicatore unico, e fra Zaccheria, ambedue dell'ordine di san Domenico, osservanti della congregazione della Toscana; il che aveva fatto per fare cosa grata al papa, per essere stati questi acerrimi nemici di Sua Santità e difensori con le predicazioni ed esortazioni del governo popolare di Firenze; e Malatesta aveva già cominciato a tormentare fra Benedetto." Questo ho voluto notare, perchè la inverecondia pretesca, gettata giù buffa ai dì nostri, nega il paiolo in capo; e avvertasi che il povero fra Benedetto non fu mica eretico; tutto altro, zelantissimo cattolico ed "uomo, aggiunge il Varchi, oltre la grandezza e venustà del corpo, di molta dottrina e di singolare eloquenza, posto a tale croce unicamente per essersi mostrato figliuolo pietoso alla patria, quella appunto che il Papa e si scuopriva empio e crudele."
      (94) In quel secolo credevano ai veleni capaci a produrre la pazzia. - Eustach. Rud., lib. 4, De morb. occult., cap. VI et seq. "Papa Clemente, trovandosi senza danaro e senza reputazione, si partì tutto malcontento agli trentuno e lasciò i Bolognesi non troppo bene soddisfatti per un taglione che aveva loro posto; i quali però avendo in tanta frequenza di principi e di prelati vendute carissime eziandio quelle cose le quali erano soliti in altri tempi, non che dare a buona derrata, gettar via, avevano oltre il solito ripieno la loro città di contanti.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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