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      Le armi appartate dal vivere civile, e sceme di dottrina, e piene di presunzione tu reputa addirittura minaccia non sostegno di libertà; il soldato ignorante e il mastino della tirannide. Erodoto, Senofonte, Socrate, Epaminonda di Tebe, Arato di Sicione capitani furono e filosofi; la spada in tempo di pace mettevano per segno in mezzo alle pagine dei libri della sapienza, però, quando ne la traevano fuori non si correva pericolo che senza accorgersene essi l'adoperassero a danno della Patria, e in pregiudizio della Libertà. La milizia incivile ha educato fra noi gente misera a un punto e contennenda; poichè non la menò diritto al canonicato, fastidisce i lavori dagli studii rifugge, irrequieta sempre e bisognosa di sommovere le acque per pescare nel torbido; al contrario di quanto disse stupendamente il Danton, si porta la Patria sotto le suola delle scarpe.
      Morte degli studii onorati, come del senno politico, del senso morale, di tutto che compone l'onesto vivere civile il mestiere dei Giornalisti. In questa maniera di scrittura convennero la mediocrità astiosa, la calunnia che si vende, la presunzione ventosa, insomma quanto di più volgare, e di più tristo deturpa la razza umana. La più parte dei Giornali, macelli di malacarne, dove i quarti della coscienza degli scrittori tu vedi appesa ai ganci per ritagliarsi a minuto. E' par bello ai dì nostri vendere a peso, e a misura ciò che altra volta avrebbe condotto sopra la panca dell'accusato; chè, appunto quegli che fu commesso alla custodia della legge, e all'onore dei cittadini paga co' denari del pubblico i laceri contro la legge, e l'onore dei cittadini.


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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno
1864 pagine 838

   





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