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      Soccorsi del Papa lucchese furono una bandiera benedetta ed un'anello di oro con dentro non so qual pelo della barba o capello di San Pietro. Guglielmo il Bastardo vinse e compensò il pelo rinnovato nella sua pienezza intero il danaro di San Pietro donde forse l'origine della carità pelosa: ma i successori di Guglielmo trovando come cotesto pelo costasse troppo caro, e credendo altresì di averlo a quell'ora pagato oltre il dovere presero a nicchiare, negando il danaro, e le romane improntitudini respingendo, Papa Innocenzo III stizzito, per ispuntarla mandò al re Giovanni senza Terra quattro anelli con molta solennità richiamandolo a meditare la forma, il numero, la materia, e il colore di quelli, però che avrebbero avuto virtù di ammonirlo intorno ai suoi doveri: infatti la forma circolare degli anelli gli avrebbe rappresentato la eternità per cui renunziando alle cose terrene si sarebbe sentito come attratto alle celesti: solo per lasciare più libero il re nei suoi esercizi ascetici si sarebbe egli Papa sobbarcato al carico di governare per lui il suo regno in questo mondo; il numero quattro come quadrato denota la costanza necessaria ad ogni re stabilita sopra le quattro virtù cardinali; la materia aurifera rappresenta la sapienza preferibile ad ogni bene; e come l'oro rappresentasse la sapienza il Papa non lasciava intendere; lo zaffiro indica la fede, lo smeraldo la speranza, il rubino la carità, il topazio le buone opere; per tutte queste ragioni era chiaro come l'inchiostro, che Giovanni senza Terra doveva lasciare, anzi ordinare, che i suoi sudditi pagassero il danaro di San Pietro, e permettere, che il Papa eleggesse vescovi in Inghilterra cui meglio gli garbasse; e poichè Giovanni senza terra uso a rubare per sè, ed anco un tantino ad ammazzare per questo fino i nepoti ebbe torto di non arrendersi alla forza del ragionamento papalino, Innocenzio scomunica Giovanni, lo condanna alla perdita del trono, e commette a Filippo Augusto re di Francia eseguisca la sentenza; il quale ci si ammannisce di buono; senonchè il Papa pensandoci su conobbe come Filippo fosse uomo da levare il regno a Giovanni, non però di darlo a lui, e allora si accomoda con Giovanni a patto, che questi si dichiari feudatario della Chiesa pagando mille marchi di argento di annuo tributo, di cui 700 per la Inghilterra, e 300 per la Irlanda; Filippo di Francia rimase a Dover come più tardi aveva a rimanere Vittoria d'Inghilterra in Crimea, e così per un tempo la Brittannia ebbe la onoranza insigne di essere feudo romano; onore di cui sembra, che si rammenti, e voglia mostrarne a Roma la sua gratitudine.


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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno
1864 pagine 838

   





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