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      Sisto V, che fu pei santi pagani quello che Francesco IV di Modena si mostrò pei liberali, tuttavia fece grazia alla Minerva del Campidoglio a patto che alla lancia surrogasse un crocione che si vedeva da lontano un miglio. -
      Si trova scritto che a Narbona per tempo lunghissimo dai Cristiani si celebrasse la festa di Flora proprio a mo' dei pagani con giochi, e femmine ignude: nel 1551 un Concilio provinciale condannò riti siffatti, i quali comecchè indarno già da nove secoli erano stati difesi: e tanto in cotesta provincia si poterono poco le vecchie usanze pagane abolire, che nel 1645 un monaco amico di Gassendi stampò certo libretto col titolo: "Lamento sopra i costumi anticristiani del popolo di Provenza." Il nome di luoghi hanno mutato in Santi; il monte Soracte diventò Santo Oreste; gli antichi ebbero lo Ancile scudo sacro piovuto dal cielo, e noi non so nè manco io le tante cose sacre diluviate dal cielo sopra la terra; credevano i pagani le isole avessero viaggiato come Delo, e i tempii, e gl'idoli, e noi crediamo San Dunstano traversasse la Manica sopra certo isolotto; vola per l'aere la casa del Loreto al pari di una rondine; la nostra Madonna di Montenero uggita di starsi in Eubea incastrata dentro una rupe un bel giorno lascia lì sacco e radicchio e viene a domiciliarsi a Livorno, e il Capitano Corpi che navigò per coteste plaghe riscontrava il buco lasciato dalla Vergine randagia nelle pareti del monte; così afferma il Padre Oberhausen nella sua monografia del tempio di Montenero.


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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno
1864 pagine 838

   





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