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      Reca conforto a cui scrive storie considerare come le offese fatte alla giustizia sebbene approdino da prima, e poi per certi fini a coloro, che le commettono, tuttavia contengano in sè il seme di futura vendetta: se ciò preordini la Provvidenza, o porti seco la natura delle cose mi è ignoto, però si vede espresso come nel mondo fisico del pari che nel morale non possano disprezzarsi certe norme senza pericolo di ruina di concetti e di opere: così Pipino chiedendo la consacrazione della sua colpa al Sacerdote venne a farglisi soggetto, e gli diè il bandolo a creare la enorme dottrina che al Papa spettasse concedere, e torre le corone; il Papa poi non pensò che un giorno in virtù della sua sentenza avrebbe perduto il dominio temporale, che si augurava confermare con quella. Di vero, se i difensori del Papato si avvisano chiedere con qual diritto presumete togliergli il governo dei popoli, e voi rispondete: con quello medesimo onde Zaccheria ne spogliò Childerico: e notate che nè manco gioverebbe la ragione, che non è eterno un Papa, e morto uno sciagurato gliene surrogano altro virtuoso, imperciocchè lo stesso poteva succedere nella stirpe di Childerico, la quale non si spegneva mica con lui, al contrario egli aveva un figlio per nome Teodorico, ed entrambi deposti furono chiusi in carceri separate; negò il sospetto la consolazione di starsi uniti ai miserrimi; il primo nel monastero di Siziù, il secondo in quello di Fontanelle; allora prigioni i monasteri, soprastanti i frati.


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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno
1864 pagine 838

   





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