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      Di questa costituzione a noi importa riportare unicamente il disposto che vieta eleggere Cardinali minori di trenta anni, aumentarne il collegio oltre ventiquattro, governare senza il concerto dei Cardinali, ed alienare beni ecclesiastici dove almanco i due terzi di loro non acconsentissero. Da diverse femmine questo Papa dabbene ebbe sette figliuoli, e tutti riconobbe per suoi, e colmò di ricchezze: però stati della Chiesa a veruno assegnò, terre sì, e contadi. A Franceschetto, che tale ebbe nome dalla esigua statura, procacciò le nozze con la Maddalena figliuola di Lorenzo il Magnifico, e si reputarono regie; in compenso egli promise eleggere Cardinale Giovanni dei Medici, più tardi Lione X, e lo elesse di tredici anni, da tanto che gli premeva osservare la costituzione giurata da Cardinale, e insieme con lui un suo servitore di anni venti. Visse vita agitata, disforme, perniciosa ad altrui ed a sè; prima s'inimica Ferdinando di Napoli, poi gli rompe guerra, e pauroso, che lo Sforza da Milano accorra in aiuto di Ferdinando, gli suscita contro gli Svizzeri; ma spaventato per la vittoria del duca di Calabria al ponte di Lamentana dove (se narra il vero la fama non vi furono morti nè feriti) cala agli accordi, i quali acerbamente sopportando, da capo ingaggia guerra contro Ferdinando. Per ingagliardire le armi temporali ci aggiunse la scomunica; senonchè riputandola di piccolo ausilio si risolve voltarsi alla Francia; tutti i popoli del mondo nemici alla Italia, tutti le furono servi, ma sovra ogni altro molesto il Francese; colpa massima del Papato; però veruno degli stati italiani ne andò immune; chi primo aperse le porte ai Francesi il Papa; ma poi in capo a dieci anni a volta a volta ce li chiamarono i baroni Napolitani, i Toscani, i Lombardi, i Veneziani, ed i Genovesi, e vennero, ce ne fosse stato! ora con Carlo il vecchio di Angiò, ora con Filippo e Carlo Valesi, ora con Ludovico I, II e III della nuova casa di Angiò, il vecchio Renato, il figliuol suo Giovanni duca di Calabria, Renato di Lorena, e Renato II due volte; del seguito taccio; solo dico, che infino a quando gl'Italiani non si sentano capaci a fare da sè non si movano; chiama come vuoi il forestiero, che ti aiuta, lo proverai sempre padrone, Carlo VIII invitato dal Papa non venne (doveva venire agli altrui inviti più tardi) onde a questo, fu mestieri appaciarsi con Ferdinando.


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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno
1864 pagine 838

   





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